62) Cosa accade a un individuo quando ascende

cosa accade quando si ascende ESCAPE='HTML'

Cosa significa realmente ascensione? Siamo abituati a pensarci come individui dimoranti in un corpo, dotati di una mente e di sentimenti. Siamo anche questo, ma non solo: ognuna di queste parti di noi è una dimensione che possiamo pensare, per iniziare a capirci, come una dimensione di noi a se stante: il corpo è una di queste, la mente un'altra e l'anima, deputata ai sentimenti , un'altra ancora.
Viviamo, come coscienza, in ognuna di queste.
C'è una dimensione di cui solo alcuni sono consapevoli, ma fa parte di noi come lo sono il corpo, la mente, l'anima: è la dimensione dello Spirito.
Certo, ne abbiamo sentito parlare qua e là, se siamo religiosi un po' di più; ma è molto di più e ascensione significa diventare totalmente consapevoli di questa parte reale di noi, esattamente come percepiamo il nostro corpo.

Avvertite il vostro Spirito nel medesimo modo in cui avete percezione del corpo quando sollevate un peso, la mente quando fate un calcolo o pensate, l'anima quando vi innamorate di qualcuno?

La fine del percorso di ascensione porta esattamente a questo risultato: ossia lo Spirito, che ricordiamo ha peculiarità proprie diverse da quelle degli altri corpi dimensionali (che poi spiegheremo), che guida le altre dimensioni, essendo una dimensione superiore, ossia con caratteristiche di coscienza maggiori rispetto alle altre tre.

L'ascensione inizia con quello che viene chiamato “risveglio”, ossia la percezione che il mondo non sia solo quello che abbiamo sempre pensato dimorando nelle altre tre dimensioni: è come se si aprisse una porta che prima era chiusa e si inizia a perlustrare il nuovo spazio che ci è diventato accessibile.

Molte persone, che dimorano nelle precedenti tre dimensioni, visitano luoghi meravigliosi del nostro pianeta, mentre chi ascende viaggia anch'egli, ma il suo percorso è in questo nuovo spazio.

La prima cosa che incontra è la spazzatura: lo Spirito non può emergere perché è sommerso dal pattume, da tutte quelle cose riposte nell'inconscio e che costituiscono quella che viene chiamata “ombra”; ossia è come se si entrasse in una stanza buia, con le tapparelle chiuse, completamente sommersa di mobili, cianfrusaglie, sporcizia.

Bisogna arrivare alla tapparella per alzarla e vedere la stanza, ma noi abbiamo solo la debole luce che proviene dalla porta aperta alle nostre spalle e vediamo quel cumulo di cose davanti a noi. Cosa dobbiamo fare? Iniziamo a guardare gli oggetti che abbiamo davanti, a spostarli, a ripulire quella stanza, un oggetto alla volta, fino a renderla completamente pulita e con le serrande alzate che permettono di fare entrare tutta la luce dalla finestra.

Arrivare al nostro corpo spirituale, ossia ascendere, è proprio questa operazione.
Incontriamo quindi i nostri mostri interiori, un misto di paure, di esperienze brutte o bruttissime che abbiamo compiuto, non solo in questa esistenza, ma anche nelle altre: tutto quello che abbiamo gettato in questa stanza buia, l'inconscio, perché nei momenti in cui abbiamo vissuto tali eventi, non siamo stati in grado di sopportarne il dolore, la fatica, l'orrore; tutto ciò che non abbiamo risolto.

Con pazienza, esperienza dopo esperienza, proprio come staremmo facendo con una stanza da ripulire, cominciamo questo lavoro: è inutile dire che le esperienze saranno brutte all'inizio, terribili: per voi soprattutto, perché risvegliano in voi cose che appunto, non siete stati in grado di elaborare e quindi a voi fanno particolarmente male.

Ma è il vostro stesso Spirito che vi guida: voi, la vostra consapevolezza 3D, andate incontro alla vostra consapevolezza 5D, ossia lo Spirito che arriva dalla sua dimensione: è proprio un camminare uno verso l'altro!
Quindi tutto verrà compiuto nella massima delicatezza e sempre dosato secondo le vostre forze, che, come detto, sono anche le forze del vostro Spirito.

Come spiegato sopra, all'inizio si incontrano i mostri più pesanti: in alchimia viene chiamata Opera in Nero, proprio perché è una fase molto difficile e dolorosa e possiamo anche usare, come metro di comprensione l'opera di Dante, la Divina Commedia: all'inizio c'è l'inferno, poi il purgatorio, un po' meno doloroso e faticoso, che in alchimia viene chiamata Opera in Bianco e infine l'Opera in Rosso, il paradiso.

Il nero è associato al corpo, quindi in questa fase verranno affrontati tutti i dolori e le cose irrisolte del nostro corpo fisico; il bianco è associato all'anima e in questa fase saranno invece le difficoltà relative all'anima ad essere affrontate. Il rosso invece, paragonabile al fuoco, contempla le difficoltà, o meglio la bellezza delle cose riguardanti lo Spirito, la nostra meta.

E' evidente che i corpi non finiscono con quello spirituale, anche se come umanità stiamo entrando collettivamente proprio in questa dimensione: esistono infiniti corpi, dopo questi: abbiamo il corpo angelico, arcangelica e poi oltre e oltre...come Dio non esiste fine.

Superate le prove dell'Opera in Nero, si entra nell'Opera in Bianco, nel Purgatorio: qui c'è un po' più di riposo, ma non significa che il lavoro sia finito e che tutto sia bello: si continua a ripulire lo spazio interiore, la stanza del nostro esempio deve essere completamente pulita affinché la terza fase, l'Opera in Rosso, ossia lo Spirito, lo possa occupare completamente: lo Spirito completamente manifesto deve dimorare in uno spazio completamente ripulito, privo di ombre, di passato, di proiezioni di ogni tipo: quello Spirito è una nuova pagina della nostra vita di Essere, un qualcosa di nuovo, una dimensione del tutto inesplorata non solo per noi come singoli, ma anche come umanità.

E' una storia tutta da scrivere, con una coscienza nuova,ossia quella che abbiamo conquistato, con, quindi, dei risultati diversi: perché una coscienza superiore non compirà certe scelte foriere di eventi orribili e dolorosi: per esempio fare una guerra per risolvere una questione, causando problemi a cascata che poi conducono a situazioni ancora più difficili.

Quindi è come se avessimo davanti a noi, alla fine del percorso, quando corpo, mente, anima e spirito coincidono in un'unica coscienza, completamente consapevoli di ognuna di queste parti, un mondo del tutto nuovo, un Eden da vivere come più desideriamo e quello che vogliamo, avendo raggiunto una coscienza collegata alla Fonte, è sempre per il massimo bene nostro, ma di tutti e di tutto: siamo collegati infatti, alla Sorgente Divina, non sentiamo più quella separazione che ci faceva odiare, che ci spingeva a soffrire, che ci faceva compiere atti orribili senza nemmeno rendercene conto: non potevamo, non avevamo gli occhi, ossia la coscienza, per vedere.

Tutto questo sta accadendo anche all'intera umanità: non è che nei millenni precedenti il viaggio interiore verso la dimensione spirituale non lo abbia compiuto nessuno: Pitagora, Platone, Socrate, Lao Tzè, Cristo, Buddha, Krishnamurti...sono innumerevoli le testimonianze di chi si è cimentato nella storia in questa impresa; tuttavia era impresa dedicata solo a una stretta cerchia di “iniziati”, di uomini che costituivano una piccola élite di Esseri che erano arrivati al termine delle loro esistenze in terza dimensione, pronti a fare il grande passo chiamato illuminazione.

La maggior parte degli esseri umani, invece, continuava a vivere la propria vita, a fare le proprie esperienze nelle precedenti 3 dimensioni, a seconda del proprio sviluppo.

Oggi è diverso: tutta l'umanità sta ascendendo, il nostro pianeta lo è già, e quindi anche la terra sta aiutando l'umanità tutta, chi prima chi dopo, a compiere questo “viaggio” dentro di sé, verso lo Spirito.
E come abbiamo detto che comincia questo viaggio?
La stanza piena di cianfrusaglie; prima non le si vedeva, anche se presenti mentre ora tutto sta venendo alla luce e tutti noi stiamo guardando questa immondizia, l'ombra collettiva: quindi vediamo e affrontiamo la paura delle malattie, della morte della guerra, della povertà, dell'odio eccetera; nessuno di questi eventi sarà catastrofico come lo è stato in epoche passate, poiché lo scopo non è quello di creare altre ombre, ma di guardarle, accettarle collettivamente come parti di noi e nel guardare vengono ripulite.

Quindi si tratta di un periodo di transizione, piuttosto difficile, ma con la consapevolezza che quella stanza occupata dall'umanità, che è il nostro pianeta, raggiungerà lo Spirito della Terra e ci porterà a quella nuova pagina, completamente pulita, che inizieremo a scrivere tutti insieme, come umanità rigenerata.