61) La Maestà del Tutto

La Maestà del Tutto ESCAPE='HTML'

Carissimi, vi vogliamo arricchire innanzitutto con alcune ulteriori chiarificazioni sul lungo lavoro dell'Archetipo Shin.

Il lavoro è ben fatto ma non è stato chiarito a sufficienza il valore effettivo di questa funzione nel processo creativo: la Shin è in grado di veicolare l'energia della separazione scindendo la propria energia in due parti e trasformando quindi la polarità in un crescendo di nuove esperienze.

Quando si veicola l'energia da un piano dimensionale all'altro si ha la necessità di polarizzare le due estremità, per intenderci di avere un polo positivo e uno negativo.

Questa polarizzazione avviene, a livello sottile, grazie al controbilanciamento delle forze messe in gioco.

Vi facciamo un esempio con una bilancia: se ponete in un piatto un peso e nell'altro uno differente vedrete ovviamente la bilancia spostarsi verso quello maggiore.

Allo stesso modo quando polarizziamo l'energia semplicemente la carichiamo più da una parte e meno dall'altra e questo produce lo scambio fra i magneti delle due polarità che sono quindi in grado di attivare la propria energia traendola dalla neutralità da cui sono originate.

Questo movimento della polarità avviene integralmente nei piani sottili, superiori al vostro e voi non potete percepirlo perché la vostra struttura corporea vi impedisce di vedere ciò che sta al di fuori della tridimensionalità.

Quando la vostra vista si accende al di là della tridimensionalità però, ecco che riuscite a concepire, con sensi superiori a quelli corporei, ciò che non vedete nella 3D.

Allarghiamo il discorso e partiamo da un principio di equivalenza fra le varie fonti energetiche che formano la vostra polarità: se voi utilizzate dei pesi uguali e li ponete in una stessa bilancia non ci sarà alcun movimento dei piatti perché si equivarranno e non è la staticità ciò che descrive la Shin, semmai un moto traslante.

Per ottenere l'effetto traslante dovreste mettere tutto quello che si trova su un piatto della bilancia nell'altro ed allora il peso sarebbe integralmente da una parte ed anche, quindi, tutta la manifestazione oggettiva si sposterebbe su quel piano.

E' per questo che quando diciamo che bisogna chiudere gli occhi del mondo terreno per vedere il mondo spirituale stiamo parlando anche di qualcosa di fisico.

Per riuscire ad interagire con un mondo separato dal vostro, ossia i due piatti della bilancia simbolici in cui in uno ci siamo noi e nell'altro voi, si deve spostare tutto il peso, ossia tutta l'attenzione, dal mondo tridimensionale del corpo fisico a quello pentadimensionale del corpo spirituale.

Quando questi due pesi si equivalgono nello stesso piatto si ottiene la formazione del corpo spirituale nel corpo fisico.

In realtà il corpo fisico non è più lo stesso perché è traslato nella dimensione spirituale diventando corpo spirituale.

Questo significa che la percezione di un Essere pentadimensionale è differente da quella dell'Essere tridimensionale: potrà vedere sia la dimensione spaziale tridimensionale che la dimensione profonda, atemporale, della dimensione spirituale.

Il passaggio è netto ed avviene in un lampo quando il corpo inferiore è pronto a ricevere l'intero corpo superiore.

Il corpo fisico rimane apparentemente il medesimo, ma il corpo spirituale è di gran lunga più potente di quello appena lasciato.

Accadrà questo al termine dell'ascensione, semplicemente sarete una dimensione ben diversa da quella attuale e non lo sarete solo con le parole lette, ma lo sarete perché lo vedrete con i vostri occhi.

Ognuno di voi ha già fatto passi da gigante in questo senso, ma come dicevamo la completa manifestazione del corpo spirituale avviene in un lampo, quando i due piatti della nostra ipotetica bilancia, coincidendo uno nell'altro, si sovrappongono diventando un unico piatto che li contiene entrambi e tutta la forza quindi viene traslata nel mondo superiore.

Perchè vi abbiamo parlato del tesseratto in relazione alla Shin?

La corrispondenza matematica è da ricercarsi nel multiplo del 3: le facce del poliedro sono sempre n alla terza e questo perché con la Shin abbiamo ottenuto una figura stabile che come sappiamo è rappresentata nel mondo tridimensionale dal cubo e nel mondo bidimensionale dal quadrato,

Nel mondo quadridimensionale questa stabilità è rappresentata dal tesseratto che voi non riuscite a percepire realmente perché potete vedere solo la rappresentazione fisica del cubo ed immaginare, ma in modo molto grossolano, la realtà dell'ipercubo.

Per farlo è necessario osservare gli oggetti da una dimensione superiore in modo da vedere contemporaneamente ogni parte dell'ipercubo e questa dimensione è la quinta.

Con il ventunesimo Archetipo abbiamo raggiunto la conoscenza completa di tutte e tre le parti della filosofia, che è anche geometria, del mondo conosciuto ed è per questo che il tesseratto rappresenta la Shin:

 

“ogni parte è parte di un tutto

che contiene il tutto

che si è specchiato in esso”.

 

Ricordiamo inoltre che ogni oggetto è visibile unicamente grazie al suo movimento che viene chiamato tempo-spazio.

Se questo tempo spazio si dilatasse, se il tempo si accorciasse, allora lo spazio aumenterebbe, ma potrebbe aumentare in modi da voi mai pensati, costruendo campi visivi che non sono percettibili in uno spazio tempo più pesante.

Il tempo che si accorcia significa che le particelle di energia messe in gioco vibrano ad una velocità molto più elevata e per questo lo spazio si dilata tanto da rendere manifesto uno spazio dimensionale maggiore che è composto da una materia ultrasottile che possiede proprietà fisiche e matematiche che ancora non avete nemmeno concepito.

La materia ultrasottile non segue le regole della fisica da voi conosciuta, ha regole proprie che sono adatte alle dimensioni in cui è resa visibile dall'osservatore.

Ogni particella ha una sua eleganza quantistica che viene resa evidente dall'interazione con le altre particelle e non esiste alcun disordine.

Proviamo a fare un esempio per farvi comprendere questa materia ultrasottile che dimora nelle dimensioni superiori alla tridimensionalità.

Immaginate tanti filamenti, di diverso spessore e grandezza, che ondeggiano e vibrano a seconda dello spazio quantico in cui sono calati.

Lo spazio quantico è la rappresentazione fisica di una specie di groviglio di connessioni filamentose che a loro volta formano una rete cristallina, che come detto altrove è composta essenzialmente da molecole di acqua cristallina e che interagendo con i filamenti di particelle che vibrano ad una propria frequenza e che formano ciò che viene chiamato corpo spirituale, producono una particolare nota che noi chiamiamo “la Musica di Dio”.
 

Questa musica che si trova nel nostro spazio è ciò che chiamiamo vita nella quinta dimensione e pervade ogni cosa sublimando le coscienze di chi la sta percependo, di tutto ciò che esiste al suo interno ed esterno ed in altri mondi.

Non possiamo descrivere in modo più dettagliato una realtà a voi ancora molto lontana visibilmente, ma possiamo dirvi che la fine del viaggio terreno coincide con l'inizio del viaggio spirituale e che nessuno di voi è escluso da questo altro viaggio che state già compiendo in piani differenti.

Ogni volta che voi pronunciate una parola, quando è in armonia con la Fonte, questa parola produce una vibrazione nella struttura quantistica che a sua volta viene propagata ovunque e raggiunge contemporaneamente ogni singolo spazio che singolo spazio non è

...è infinito.

L'importanza delle parole creative quindi, è qualcosa che ancora non avete del tutto compreso, ma lo farete molto bene quando vedrete che gli effetti di ciò che dite si propagano anche oltre il punto in cui voi siete e con effetto immediato.

Questo accade perché state diventando, e lo siete già in minima parte, Esseri multidimensionali ed un Essere multidimensionale si trova contemporaneamente in tutte le dimensioni: quindi quello che viene propagato attraverso il verbo ed il canto di un essere divinizzato è infinito e perfetto.

Una musica infinita, senza confini, senza alcun errore, che si propaga nelle pieghe della rete cristallina allietando tutto e tutti.

E' la Maestà del Tutto.