Il quinto Archetipo HE' funzione VITA

Hè lettera ebraica ESCAPE='HTML'

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Come nei precedenti lavori la prima parte è una ricerca estrapolata dai vari testi.
L'ultima parte dà invece “voce” ai Maestri di Shamballah.

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L' Archetipo trattato in questa sessione è la  HE'  che esprime la funzione VIVIFICANTE.

Questa funzione rappresenta la VITA.

Nello studio di questo Archetipo mi sono chiesta innanzitutto:
"Cosa significa vita? Cosa significa essere vivo?"

Non si può comprendere questo Archetipo se prima non si definisce  il significato della parola “vita”.

Possiamo far equivalere la parola vita a movimento? Tutto ciò che si muove è vita?

Anche un robot si muove senza per questo poterlo definire in  “vita”: una forza esterna decide e fa tutto in sua vece.

Il robot non ha possibilità di scelta, non può decidere nulla per se stesso e per il mondo.

Un robot esegue.

Vita significa essere autocoscienti di se stessi, prima di tutto.

Sei cosciente di ciò che sei e questo ti rende consapevole di tutto ciò che ti circonda ed in un qualche modo, ti dona la possibilità di essere parte attiva.

Se tu fossi un robot non avresti questa possibilità.

Vita, intesa come funzione vivificante, significa Essere.

La quinta funzione rappresenta l' Essere che diventa cosciente del suo essere ed è tra l'altro, il traguardo dell'uomo che sta ascendendo alla quinta dimensione.

L'Archetipo che stiamo sondando in questo lavoro riguarda direttamente il nostro periodo evolutivo storico.

E' ciò che stiamo vivendo con l'ascensione.

Nell'antichità veniva raffigurato da un ometto stilizzato che ringraziava il Cielo attraverso le sue braccia aperte ed alzate. Era una forma che ringraziava il Creatore per avergli dato la vita.

Omino stilizzato ESCAPE='HTML'

Difatti, esprime lo Spirito Uno che dà vita al quaternario, al quarto Archetipo.

Il quinto Archetipo è stato chiamato in vari modi nel corso della storia poiché la sua ricerca determinava l'evoluzione interiore di un individuo da energia pesante e grezza ad energia leggera e spirituale.

E' stato chiamato etere, quinto elemento, quintessenza.

E' la quintessenza che opera sulla materia.

Rappresenta l'ispirazione, la genialità, l'evoluzione in verticale, l'ascensione,la saggezza e l'esperienza.

Esprimendo la connessione tra Terra e Cielo, indica la possibilità di trascendere ad un livello evolutivo superiore.

Come ben rappresentato dal pentagramma può avere una doppia valenza o di ascensione o di involuzione.

E' il Sé superiore.

Mentre con il quaternario avevamo l'uomo fisico, con il quinario abbiamo l'uomo pensante e cosciente

Rappresenta la vita psichica, l'Anima dell'Anima.

Rappresenta l'Albero della vita ossia l'unione tra i due mondi, inferiore e superiore.

E' la materia in cui penetra l'alito vivente, lo Spirito, che le permette di avere vita.

E' il Verbo fatto carne.

E' la sostanza che riempie lo spazio illimitato, l'opposizione feconda che tutto genera.

E' la scienza sacra il cui oggetto non ricade sotto il dominio dei sensi, è la divinazione, la filosofia intuitiva, la gnosi, il discernimento del mistero, è la Cabala e l'Esoterismo .

Rappresenta le conoscenze spirituali deduttive.

E' il credente illuminato.

Una favola che esprime egregiamente questo Archetipo è Pinocchio: egli nasce come  Essere animato ma privo di auto-coscienza.

Pinocchio ESCAPE='HTML'

Attraverso il quinto Archetipo, rappresentato dalla fatina e dal grillo parlante, Pinocchio prende “vita”, diventa uomo.

Diviene  un vero uomo e non un burattino manovrabile da chiunque e da qualsiasi cosa.

Pinocchio e la volpe ESCAPE='HTML'

La lettera del nostro alfabeto che rappresenta il quinto Archetipo è la E.

Essa trae origine dall'alfabeto greco Epsilon che a sua volta deriva dalla lettera fenicia H.

Lettera E ESCAPE='HTML'

Tutto è divino poichè Dio è Uno.

La divinità però, non si rivela subito agli esseri animati.

Nasciamo incoscienti, automi che reagiscono con una fatalità meccanica.

Grazie al quinto Archetipo, iniziamo a prendere gradualmente coscienza, dapprima confusamente, poichè non siamo ancora entrati nel pieno possesso di noi stessi.

Dobbiamo controllare i nostri atti, i nostri istinti  per poter governare noi stessi, dobbiamo discernere il bene dal male.

Quando si divide nella molteplicità dei suoi centri d'azione, la Divinità rammenta se stessa.

Quando questo avviene l'individuo compie la trasformazione alchemica su se stesso, determinando pietà, compassione ed auto-coscienza.


La figura geometrica che rappresenta questo Archetipo è il pentagramma od un quadrato con un punto centrale.

Stella a 5 punte ESCAPE='HTML'

I pitagorici indicavano il pentagono regolare stellato, come un'unica linea chiusa che s' intreccia, dando luogo a segmenti che richiamano la sezione aurea.

Per questo motivo era considerato un simbolo di perfezione e di salute.

Il pentagramma è anche conosciuto in magia con il nome di pentacolo.
La storia del pentacolo è circondata dal mistero e dalla superstizione.

Questo simbolo ampiamente utilizzato dalla magia, veniva considerato un potentissimo veicolo dell'Energia prima che vi era racchiusa: l'energia della vita.

Paracelso lo definiva il più grande e potente fra tutti i segni: era in grado infatti di determinare l'ascensione dell'uomo od al contrario, la sua dissoluzione

Le scuole esoteriche ancora oggi, per la grande potenza che ricopre il simbolo, vietano la divulgazione dei segreti esoterici che lo circondano, limitandosi a dare nozioni più superficiali od essoteriche.

Il Pentagramma nelle scuole gnostiche veniva chiamata Stella Fiammeggiante.

A seconda della direzione dei suoi raggi a questo simbolo assoluto veniva conferito un potere maligno o benigno, come detto.

Rappresentava la scelta dell'uomo tra bene e male e di conseguenza esprimeva l'ascensione o la dissoluzione derivante da tale scelta interiore.
Con una punta rivolta verso l'alto e due punte verso il basso, rappresentava il giorno, l'iniziazione, l'agnello benedetto, Maria, il bene, la magia positiva.

Uomo Vitruviano stella 5 punte ESCAPE='HTML'

Con due punte rivolte verso l'alto, al contrario, la sera, la profanazione, il capro di Mendez o Lilith, il male, la magia nera.

Stella a 5 punte rovesciata ESCAPE='HTML'

Il pentagramma richiama l'immagine vitruviana: un uomo con le quattro membra ed un unico punto che deve raffigurare la testa.
Se la testa è al suo posto, in alto il pentagramma è armonico.

Se al contrario la testa,il punto che la rappresenta, si trova in basso esso rappresenta la deformazione, la perversione, l'inversione dell'intelletto, il disordine e la follia.

Difatti possiamo vederne l'immagine di un capro.

La Hè , il nostro Archetipo, viene chiamato anche il segno del microcosmo.
Rappresenta l' indicazione, la dimostrazione, l'insegnamento, la Legge, il simbolismo, la filosofia, la religione.

Rappresenta il dominio dello Spirito sul quaternario, sui 4 elementi.

Spirituale e corporeo sono parole che esprimono unicamente i gradi di densità della materia: il corpo è la rappresentazione più grossolana e densa.

Tutte le forme corrispondono a delle idee: non v'è idea che non abbia la sua forma propria e particolare.

La Luce dell'Archetipo, veicolo di tutte le idee e madre di tutte le forme, le  trasmette di emanazione in emanazione, diminuite od alterate a seconda della densità dell'ambiente che attraversano.

Il fluido terrestre o grande agente magico, è saturo d'immagini o di riflessi di ogni sorta.
La dominazione della volontà sulla luce astrale o sul grande agente magico, è  l'Anima fisica dei 4 elementi.

I quattro elementi rappresentati dal quaternario come sappiamo, sono fuoco, aria, terra ed acqua.
Aggiungendo l'etere, il quinto elemento, otteniamo la vita nell'uomo.

Il numero che rappresenta la Hè è  il cinque ossia il quinario.

Numero 5 ESCAPE='HTML'

Il quinario è  l'unione del ternario, con il binario: l'unione dell'ideale con il contenitore.
E' il numero della scienza del bene e del male.

Rappresenta il Cristo con i 4 evangelisti.

Il QUINARIO è  il simbolo dell'uomo vivente e pensante.

E' il numero dell'uomo considerato mediatore fra Dio e l'Universo.

Rappresenta un ponte tra il mondo materiale e il mondo spirituale, lo Spirito che domina gli elementi

E' per questo motivo che la figura umana si iscrive nel pentagramma: la testa domina i quattro arti così come lo Spirito domina i quattro elementi.

Il quinario è  riepilogando, il simbolo della totalità materiale( quaternario) più il centro o quintessenza.

Nei Tarocchi il quinto Archetipo è rappresentato dal Papa: egli concilia il potere temporale con quello spirituale.

Il Papa ESCAPE='HTML'

Il Papa ha uno sguardo dolce e comprensivo, ad indicare la consapevolezza delle debolezze umane.

Le passioni placate espresse dalla sua barba bianca, d'altronde, indicano che egli esprime la sua intelligenza completamente verso tutte le questioni difficili e complicate.

Seduto fra due colonne, il Papa si rivolge a due ascoltatori dalle mentalità opposte: difatti concilia un quaternario di antagonisti coniugati.

A destra c'è la tradizione, la teologia razionale ed a sinistra, il sentimento delle Anime pure.

Egli quindi concilia la scienza religiosa con le necessità degli umili credenti.

Egli deve rendere accessibile ad entrambi le più alte verità ed è per questo che occupa un posto centrale fra i due.

Raffigura la rosa sbocciata al centro della croce, fiore identico alla stella fiammeggiante dei massoni al centro della quale c'è la letta G che indica Gnosi, conoscenza, istruzione iniziatica.

Il Papa indica una uguale ripartizione della sua Luce, indipendentemente dal modo in cui si giunge alla Verità.

Esprime il contenuto della forma, la quintessenza impercettibile, anche se concepibile nella quarta dimensione.

Il Papa rappresenta il potere di governare opponendo le une alle altre, le tendenze innate dell'uomo per raggiungere un equilibrio armonico, affinchè nulla degeneri in vizio.

La fede cieca o la ragione fredda, portano al baratro dell'instabilità se non intervenisse questo Archetipo che attraverso la sua influenza, concilia opposti apparentemente inconciliabili eppure gli uni complementari agli altri.

Aiutandoci o frenandoci, il potere spirituale ci permette di rimanere padroni di noi stessi e delle nostre azioni.

Egli tiene desta la coscienza per far regnare in Terra l'ordine, la giustizia, l'affabilità, la benevolenza.

Il quinto Sephirot è rappresentato dalla GEBURAH che indica rigore e severità ma anche la volontà che trattiene o governa la vita donata, l'amore e la compassione.

Rappresenta il dovere e la legge morale.

Sephiroth albero ESCAPE='HTML'

Nella Cabala indica insegnamento, legge, indicazione, dimostrazione, simbolismo, filosofia e religione, finestra.

Rappresenta la nascita di un'idea nel mondo fisico.

Per la Cabala è l'auto-espressione e la volontà di rivelare e di rivelarsi.
Infatti l'Anima è in gran parte sconosciuta alla consapevolezza umana.

Rappresenta il simbolo della rinascita spirituale ed il “senso della parola” in quanto una parola è vera solo quando ha un suo significato, un senso.

La parola senza senso i cabalisti  la definiscono in esilio ossia e' leggera, è pettegolezzo, è estranea allo spirituale.

Anche gli Ermetisti parlavano della quintessenza e  la definivano vita in senso proprio, nè maschile, nè femminile.

Per gli iniziati alla scienza ermetica  rappresenta   lo Spirito che vivifica tutte le cose, che dà vita ad ogni germe, che accende ogni lume e fa fiorire ogni fiore. 

E' la radice della vita stessa, una sostanza che sta sopra i 4 elementi.

Questa sostanza misteriosa la chiamavano etere o anche quinto elemento o quinta-essenza nel latino.

Per Aristotele il quinto elemento si andava a sommare ai 4 elementi del quaternario, completandoli.

Aristotele ESCAPE='HTML'

Lo definiva l'essenza del mondo celeste e credeva che fosse immutabile, eterno, senza peso ed invisibile.

Gli alchimisti indicavano con l'etere o con la quintessenza, la forza vitale dei corpi, una sorta di elisir di lunga vita.

Sostenevano che poteva trasmutare i metalli in oro, che conservava la salute umana integra fino alla morte, la conoscenza assoluta del passato e del futuro, che dava il dono della longevità fino all'immortalità.

Sostenevano che fosse il composto principale della pietra filosofale.
Kasha o Akasha è il termine sanscrito che indica la parola etere.
E' stato spesso confuso .

L'Akasha sta all'etere come lo Spirito sta alla materia.
Nell'induismo il termine kasha è  l'essenza base di ogni cosa materiale.

Per gli Indi il significato di Akasha è cielo, rappresenta la quintessenza substrato delle qualità del suono, una sostanza fisica eterna, che tutto pervade.

Rappresenta il centro spirituale dell'uomo, il proprio fulcro di Luce.

Nelle Rune il quinto  Archetipo è rappresentato dalla EHWAZ e  il suo significato è cavallo ad indicare il gemello, ossia una partnership: lo Spirito che si lega alla materia.

Runa Ehwaz ESCAPE='HTML'

E' il rapporto armonioso tra due forze ed è per questo che è il cavallo che lo simboleggia: lo stesso rapporto che un tempo esisteva fra cavaliere e cavallo.

E' il viaggio nella coscienza, rappresenta il lavoro di squadra, la fiducia , la lealtà,una coppia che lavora insieme per il bene comune.

E' l'alleanza fra mondo superiore ed inferiore, la relazione simbiotica ed armonica tra due parti.
Rappresenta lo sposalizio sacro interiore ed esteriore.

E' interessante introdurre il termine Fetch : esso rappresenta nella scienza runica il nostro genere opposto, inattivo nel piano materiale ma accessibile nel piano spirituale.

Rappresenta insomma, l'Anima gemella superiore, che attende di unirsi all'individualità inferiore.
Anche Osho ci parla ampiamente del quinto Archetipo, anzi, tutto il suo insegnamento mira a raggiungere la funzione espressa dalla Hè.

Egli infatti dice: “Anche se hai immaginato di essere indipendente, di recente puoi aver scoperto di esserlo meno di quanto pensavi.

Questo brusco risveglio è l'inizio del viaggio fuori dal gregge e dentro la piena dignità della tua essenza individuale.
Ricorda te stesso”

Shamballah

Quinto Archetipo ascensione ESCAPE='HTML'

L'Archetipo che ora stai trattando, carissima, riguarda una funzione importante poiché rappresenta   la funzione che anima ogni cosa.

Osservate un oggetto inanimato ed un oggetto animato: vedrete subito la differenza che esiste fra l'uno e l'altro.

Sappiate che ogni particella di materia esistente è in realtà viva ed intelligente essendo il Creatore stesso .

Tuttavia per potere osservare il movimento che voi chiamate vita, entra in gioco questa Funzione.

La vita attraverso questa funzione pullula intorno a voi, sembra avere un'esistenza propria anche se in realtà l'esistenza è Una.

Voi la percepite solo attraverso il riflesso celato dalla luce stessa di questo Archetipo.

Ogni Essere umano esiste in diverse dimensioni : alcune di queste dimensioni non vi sono accessibili e questo vi permette di vivere in modo ordinato la dimensione che avete scelto di sperimentare.

Questo è ottenuto grazie al quarto Archetipo come già detto.

Non esisterebbe nulla senza che la Funzione Hè che rappresenta  il contenuto della materia non intervenisse per dare vita alla forma stessa.

E' la dimensione della profondità dell'uomo, invisibile agli occhi tridimensionali ma visibile alla vista superiore.

La Funzione vivificante permette all'uomo di avere coscienza di sè al di la' della coscienza collettiva.

Concilia gli opposti e unendoli ne determina la vita stessa e armonica, priva di qualsiasi disordine.

Questo Archetipo, essendo la profondità ed il contenuto della forma,permette la Creazione dell'uomo cosciente e consapevole di sé e del mondo circostante.

Ogni particella vivente è materializzata grazie alle precedenti 4 funzioni.

Sono però materia priva di soggettività cosciente, priva di una qualsiasi direzione volontaria dell'individuo che senza di essa, sarebbe nella vita ma incosciente di qualsiasi cosa.

Interviene conciliando gli opposti e determinando la consapevolezza umana.

Questo Archetipo infatti rappresenta la coscienza consapevole dell'uomo.

La Luce dell'Archetipo vivificante, s' illumina e fa splendere la materia dal suo interno.

Ne determina così, lo spessore, la volontà e l'individualità pur rimanendo la Luce stessa, l'origine di ogni particella vivente.

Rappresenta la Divinità che feconda l'uomo ed egli attraverso questa Luce riflessa che non può vedere ma riesce a percepire, diviene consapevole di se stesso e delle sue origini.

E' l'uomo pensante, l'uomo della quinta dimensione, l'uomo che voi stessi state diventando.